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FOCUS: Truffe, offerte e call center nell’era del mercato libero di luce e gas. A cosa prestare attenzione

mercato libero

Le aziende dopo il temine del mercato tutelato per i contratti di fornitura di luce e gas sono alla ricerca di nuovi clienti, a volte anche in modo fraudolento. Qui di seguito i consigli forniti da ARERA (l’Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente) e l’Antitrust:
1. Gli operatori che lavorano per un call center devono sempre esplicitare per conto di chi stanno chiamando e lo scopo della telefonata e comunicare, se richiesto, in che modo hanno avuto il numero telefonico.
2. Non c’è alcun obbligo di concludere un contratto per telefono. Secondo il Codice del Consumo, per rendere vincolante un contratto concluso per telefono è necessaria, infatti una conferma del consumatore, che deve essere espressa normalmente in forma scritta. Per utilizzare un’altra modalità occorre un espresso consenso, che dovrà essere conservato dalla società di vendita e messo a disposizione del cliente. Se
il consenso viene espresso per telefono, è bene chiedere sempre, a propria tutela, se la chiamata è stata registrata.
3. Non ci sono rischi di alcun tipo: nessuno rimane senza fornitura di energia elettrica e gas se non per motivi che dipendono dalla sua volontà (ad esempio per disattivazione del punto a seguito di richiesta del cliente finale). E questo, nonostante alcuni call center minaccino il contrario facendo ora riferimento alla cessazione della maggior tutela per gas e luce.
4. E’ possibile chiedere a chi telefona tutte le informazioni che servono per comprendere esattamente le caratteristiche dell’offerta. Si può eventualmente contattare l’operatore o concordare un nuovo appuntamento telefonico. Se non è chiara la spiegazione ricevuta per telefono, si può chiedere di ricevere documentazione scritta in modo da valutarla con tutta l’attenzione necessaria. Per elettricità e gas il venditore deve
mettere a disposizione la scheda di confrontabilità e la scheda sintetica che possono aiutare nel valutare le caratteristiche dell’offerta. Per fare una valutazione approfondita della proposta, si può utilizzare il “Portale Offerte” di Arera che raccoglie tutte le offerte presenti sul mercato di vendita al dettaglio di energia elettrica e gas naturale.
5. Per comprendere se l’offerta proposta è conveniente, bisogna valutarne attentamente le caratteristiche ben sapendo che il prezzo comunicato al telefono o nelle pubblicità non è di norma il prezzo complessivo ma solo la parte su cui i venditori possono farsi concorrenza, che comprende i costi di commercializzazione e i costi relativi all’acquisto dell’energia e del gas. Queste componenti rappresentano solo una parte del prezzo complessivo finale, seppure la principale. In particolare, il prezzo deve essere illustrato in modo da indicare se lo stesso varierà nel corso del tempo (ad esempio alla scadenza dell’offerta) o se si tratta di un prezzo fisso o indicizzato, cioè se risente del variare di determinati parametri, che devono essere specificati. Occorre poi considerare che nell’offerta proposta possono esserci anche servizi o beni aggiuntivi rispetto alla semplice fornitura, che devono essere descritti in modo trasparente nella proposta fatta al telefono e nella documentazione informativa che si può sempre richiedere.
6. Se ho concluso un contratto per telefono occorre sempre verificare che le condizioni economiche di fornitura (Cte), inviate a conferma della conclusione del contratto, siano le medesime che ti sono state precedentemente illustrate dall’operatore al telefono. La conferma dell’offerta proposta dall’operatore e quella con cui si manifesta l’adesione all’offerta devono essere messe a disposizione (anche attraverso la trasmissione delle credenziali per accedervi sul sito Internet del venditore), in modo tale che possa essere conservata e riprodotta e non possa essere modificata.
7. Se si cambia idea su un contratto stipulato per telefono, non bisogna avere timori di alcun tipo perché ci sono 14 giorni di tempo per annullarlo. Infatti, se il contratto non è stato concluso nei locali commerciali del fornitore, è possibile esercitare il “diritto di ripensamento”, vale a dire il diritto di liberarsi dal vincolo contrattuale senza fornire alcuna motivazione, manifestando una volontà in tal senso con l’invio di una raccomandata A/R o una Pec al fornitore (o compilando l’apposito modulo allegato alle condizioni di contratto).
8. Se si riceve una bolletta da una nuova società di vendita, ma non è stato espresso un consenso al cambio di fornitore, si può chiedere al fornitore che ha inviato la bolletta di fornire la prova del nuovo contratto, inviando un reclamo scritto. È possibile, infatti, che ci sia stata un’attivazione non richiesta: in questo caso scatta il diritto a non pagare la fornitura ai sensi dell’articolo 66-quinquies del Codice del Consumo.
9. Per avere informazioni ed assistenza sulla regolazione nei settori dell’energia elettrica e del gas, sulle tutele a disposizione e su come fare valere i propri diritti è possibile rivolgersi allo Sportello per il consumatore energia e ambiente di Arera (www.sportelloperilconsumatore.it), e visitare il sito dell’Authority www.arera.it. Lo sportello è disponibile anche telefonicamente al numero 800.166.654, attivo dalle 8 alle 18, dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi.
10. È possibile inviare una segnalazione su eventuali illeciti anche senza l’assistenza di un avvocato mediante una delle modalità seguenti: 1) compilando e inviando on line il modulo cui si accede tramite il link segnala on line; 2) inviando la segnalazione scritta alla casella protocollo.agcm@pec.agcm.it; 3) tramite posta ordinaria inviando la segnalazione a Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Piazza Giuseppe Verdi 6/A – 00198 Roma.