Truffe telefoniche con voce clonata: come funziona il nuovo vishing alimentato dall’IA

È una telefonata come tante: un numero anonimo o, peggio, quello di un familiare. Dall’altra parte, una voce che sembra proprio quella di una persona conosciuta chiede aiuto o invita a seguire istruzioni della banca.
È qui che scatta la trappola del vishing con clonazione vocale, l’ultima evoluzione delle truffe telefoniche alimentate dall’intelligenza artificiale.
Molte campagne iniziano con telefonate silenziose: servono a verificare che il numero sia attivo e a catturare pochi secondi di voce, anche solo un “pronto?”. Con quella traccia, i truffatori addestrano un clone vocale credibile, usato poi per creare situazioni di emergenza o per impersonare operatori bancari.
Attenzione ai segnali d’allarme:
- Urgenza (“subito o si perdono i fondi”)
- Segretezza (divieto di chiudere la chiamata o parlarne con altri)
- Istruzioni operative (installare app, comunicare codici OTP)
- Canale unico (rifiuto di spostarsi su numero ufficiale)
Le difese che funzionano:
- Chiudi e richiama solo su numeri ufficiali
- Non condividere mai OTP o credenziali
- Usa una parola d’ordine familiare per confermare l’identità
- Limita i contenuti audio/video pubblici
- Blocca chiamate anonime e segnala subito i sospetti
Se pensi di essere stato vittima: blocca carte e accessi, cambia password, contatta la banca solo su canali ufficiali e denuncia alla Polizia Postale.
La prevenzione è la prima difesa: parla di queste truffe con familiari e colleghi, soprattutto con chi è meno abituato alle tecnologie.